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Rumore

by andreaceccanti

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1.
Un nuovo re 03:26
intonalo anche tu le scelte fanno male vogliamo un nuovo re vogliamo uno normale però che sia coltissimo e tolga a tutti la pubblicità e vedrai lo voterai anche tu lo amerai anche tu intonalo anche tu è ora di cambiare si naviga a vista ma la nebbia non giustifica la tua voglia di sparire il vento girerà ci inventeremo una passione democratica e griderai anche tu ci crederai anche tu
2.
ho trovato un modo semplice di cambiare il mondo leggo in bagno e fumo polline guardo i gatti e nuoto e dire che non credevo di sparire ma da qui non credo di volere più convicermi ad uscire no ho trovato un modo semplice di fermare il tempo mostro unghie ben curate opinioni levigate sguardi sotto vuoto e dire che non credevo di sparire ma da qui non credo di volere più convicermi ad uscire no
3.
è consuetudine stare in silenzio guardarsi splendere sentirsi bene anche così è una domenica minuscola nuoterò per te in questa gabbia vuota che quasi affoga come in sogno luccica e ci scolora è consuetudine trovarsi un centro più ragionevole volersi bene anche così ma che serenità ridicola lucidare ancora quella stella buona che ci consola come in sogno luccica e ci scolora
4.
Ci passerà 02:20
raccoglierò le briciole serrando in bocca le parole finiremo per tornare in strada a respirare nuvole non so vincere la gravità d’inverno, sai, non corro più e non bastano le scale a volerti intorno a me certo che ci passerà urlando al cielo dormendo al cinema ma fermati senza una scusa da dover dimenticare in un attimo incolore crolleremo subito incollati all’angolo come qualche tempo fa
5.
Rumore 04:41
è questa città che sceglierei un pugno di giorni sospeso qui con te riprendo colore qui con te ritorno normale mi allungo di più e sul fondo si tingono gli occhi di buio ma io e te sappiamo aspettare io e te nel nostro rumore è questa città che sceglierei le scarpe leggere tornando dal mare e io e te con niente da fare io e te e il nostro rumore e se ci vola il tempo fermiamoci un po’ sull’argine del giorno distesi nella luce di questa città parliamo sottovoce della gente che passa che controllare tutto non ci calmerà e ragionare sempre non è la priorità e in quell’equilibrio fragile più facile sarà dimenticarsi del rumore
6.
guarda stringi questa mano fino a quando me ne andrò conta lungo questa linea quanti giorni aspetterò occhi che non vedono occhi che non voglio lasciare un rumore chiuderà sera lunga come un anno come un’ora o forse più l’ombra forma un guscio vuoto proprio dove c’eri tu mentre mi circondano frasi che non voglio capire il dolore fiorirà lentamente brucerà per i giorni che ci aspettano non c’è nulla da spiegare mi sostengono le nuvole di una notte che saprà di te
7.
I moderati 02:22
si annunciano le contrazioni dell’economia produrranno liquidità abbattendosi sui salari ti aspetto in fondo al limite che ci consacrerà perdenti di qualità con il vizio del disordine vedrai che allora non ci sfiorerà nemmeno un dubbio né una lacrima ti convincerò in un attimo ed esploderemo altissimi purissimi di cuore potentissimi ne parlerà la TV della nuvola dei precari del gene criminale che ci porteremo via a lungo si scriverà come di brutta malattia e vedrai che allora non ci importerà delle elezioni o della musica ti sorriderò per un attimo ed esploderemo in un tramonto di ruggine
8.
Il mondo intero appunto sparirà in una notte il tuo profilo asciutto sparirà come brina sulle foglie nemmeno un attimo per ringraziare per potersi salutare nemmeno un attimo per perdonare per potersi riincontrare il mondo intero appunto sparirà in un istante le code le promesse le autostrade il lungomare ogni persona importante molte cose non mi mancheranno andare a far la spesa la gente troppo chiusa la gente in generale la voglia di star male che a volte non riesco a controllare il mondo intero appunto svanirà in un abbraccio nel volto di un estraneo che ti culla per farti coraggio nemmeno un attimo per ringraziare per potersi salutare nemmeno un attimo per ringraziare e poterti...

credits

released December 21, 2018

Prodotto da Andrea Ceccanti e Giuliano Dottori

Testi e musiche di Andrea Ceccanti

Suonato da:
Andrea Ceccanti, Giuliano Dottori, Luca Nobile,
Alessandro Sintucci e Angelo Adamo

Registrato presso:
Interno16, Bologna
Deposito Zero Studios, Forlì, con Mattia Dallara
Jacuzi Studio, Milano, con Giuliano Dottori
Duna Studio, Faenza, con Andrea Scardovi e
Ivano Giovedì

Mixato da Mattia Dallara e Andrea Ceccanti
presso Interno16

Masterizzato da Tommy Bianchi presso White Sound
Mastering, Firenze

Foto di copertina di Kirby Kaufman

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andreaceccanti Bologna, Italy

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